Il
Museo di Arte Sacra, al terzo piano di palazzo Leopardi, è allestito con arredi
provenienti da varie chiese del comune rimaste senza ufficiatura.
Nel salone
sono in mostra gli arredi della chiesa di San Francesco. La Madonna del Rosario, i santi Domenico,
Antonio di Padova, Caterina d’Alessandria, Maria Maddalena e quindici Misteri
del Rosario venne dipinta nel 1577 da Simone De Magistris. Nello stesso
spazio è esposta anche la tela raffigurante la Madonna col Bambino e le Anime del Purgatorio, datata 1691 da
Giuseppe Ghezzi, stando a un’iscrizione non più leggibile. Tuttavia, questo
dipinto non era collocato nella chiesa di San Francesco, ma in quella di San
Michele Arcangelo.
Sala
A
In
questa sala sono collocati altri arredi della chiesa di San Francesco, come un Cristo morto del xvi secolo.
Sala B
Nella
sala B sono esposti arredi provenienti dalla chiesa di Sant'Agostino, come un'Adorazione dei Magi, dipinta nel 1562 da
Simone De Magistris. Nell'edificio era collocato il busto reliquario di San
Francesco di Paola, realizzato nel 1725 dall’argentiere Angelo Maria Spinazzi.
Sala
C
In
questa stanza sono in mostra paramenti liturgici proprietà della chiesa di San
Michele Arcangelo.
Sala
D
La
sala successiva è allestita allo stesso modo della precedente.
Sala
E
Questa
sala è allestita da arredi provenienti dalla chiesa di Sant'Andrea. Il
modellino della Santa Casa di Loreto
(xvii secolo), era collocato
sull’altare maggiore.
Sala
F
Nella
sala successiva sono esposti oggetti di varia provenienza. La statua lignea di Sant’Antonio Abate era collocata fino
alla fine del xviii secolo nella
chiesa di Sant'Agostino. Nel 1066, stando all'improbabile tradizione, venne
combattuta una grande battaglia contro i vissiani nei pressi della foce del
fiume Tenna, alla falde del Monte Berro, conclusasi con la vittoria dei
fortinesi. Per ricordare il fatto d'armi venne intagliata la statua di Sant’Antonio Abate. L’iscrizione recita:
in devotionis signum ob victoriam super
vissanos reportatam anno mlxvi f(ortinates) f(ieri) f(ecerunt).
Una
piccola scultura in gesso della Pietà,
copia da Michelangelo, proviene dalla collezione Fortunato Duranti.
Sala
G
Nell’ultima sala sono collocati alcuni arredi della chiesa di San Michele Arcangelo.
Nell’ultima sala sono collocati alcuni arredi della chiesa di San Michele Arcangelo.