La chiesa del Santissimo Sacramento e della Madonna del
Rosario venne eretta nel 1768, con la donazione di 6.000 scudi fatta per
testamento del 1639 da Alfonso Verzieri. L’edificio, costruito sullo stesso
luogo dov’era la chiesa di Santa Petronilla (xiii
secolo), venne consacrato nel 1805 dall’arcivescovo di Fermo Cesare Brancadoro.
Sappiamo che nel 1883 Luigi Fontana stipulò un contratto per le decorazioni
dell’interno. I lavori dovevano essere portati a termine non oltre il 1884. La
scalinata esterna, in travertino, venne rifatta nel 1961 a spese della
Confraternita dell’Addolorata.
La facciata, divisa in due da fascia marcapiano aggettante,
è aperta da semplice portale a timpanato triangolare.
L’interno ad aula unica. Nella volta sono affrescate le tre
Virtù Teologali: Fede, Speranza e Carità, dipinte da Luigi Fontana. Nell’altare maggiore è collocata
la tela raffigurante San Domenico riceve il rosario
dalla Madonna, opera anche questa di Luigi
Fontana, autore di tutta la decorazione del presbiterio. Nel catino è
affrescata l’Ultima Cena. Entro due
finti arazzi, ai lati dell’altare maggiore, sono raffigurate due scene
evangeliche: la Lavanda dei piedi e
la Consegna delle chiavi a san Pietro.
L’organo della chiesa venne costruito
nel 1788 da Gaetano Callido. Sopra la cantoria, ultimo affresco di mano di
Luigi Fontana, troviamo il gruppo figurativo dell’Annunciazione. In due spazi distinti sono l’Angelo annunciante e l’Annunciata,
separati da una finestra con vetrata istoriata dalla colomba dello Spirito
Santo. In questo dipinto è
raffigurato, accanto alla Vergine, il committente Alfonso Verzieri. Dello
stesso artista sono anche le statue dei quattro evangelisti, sistemate entro
nicchie aperte tra gli altari laterali dell’aula.