Monsampietro Morico nel xii secolo apparteneva all’abbazia di
Farfa. Nel 1317 venne sottomesso da Fermo, città che lo controllava tramite un
vicario del podestà fermano. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un
proprio sostituto, restava in carica un anno. Prima di sottomettersi, i
monsampietrini avevano dato vita ad autonome istituzioni comunali, liberandosi
da una probabile signoria feudale.
Per tradizione Monsampietro Morico venne fondato da Malugero Melo, figlio di Drogone d’Altavilla, conte normanno delle Puglie, arrivato nel Fermano nel 1051. Qui sposò la fermana Morica, dalla quale prese nome il castello. Questa storia venne riportata dall’erudito Natale Medaglia nelle Memorie istoriche della città di Cluana, volume del 1692. L’autore fa riferimenti a una lapide trovata nella chiesa di San Giorgio a Sant’Elpidio Morico (frazione di Monsapietro Morico), da tempo scomparsa, come la stessa lapide, che attestava l’improbabile racconto.
Nel 1407 le truppe pontificie, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano Monsampietro Morico. Nel 1415, i Malatesta, sempre in guerra con quest’ultimo, entravano nel castello, riconquistato dai Fermani l’anno dopo.
Sant’Elpidio Morico, come abbiamo detto frazione di Monsampietro Morico, era alla fine del xii secolo un castrum censuario del monastero di Santa Vittoria in Matenano. Il castrum Sancti Elpidii è attestato come il luogo di origine di un tal Rainaldus Rapiezonis, e dei suoi figli: Morici e Rainaldi. È probabile che da Morico avrebbe preso il nome il castello di Sant’Elpidio Morico (castrum Sancti Elpidii Morici), detto anche Sant’Elpidiuccio (castrum Sancti Lupidiuccii), per distinguerlo dal più grande castello di Sant’Elpidio a Mare. Nome utilizzato forse anche per il castello di Monsampietro Morico. Non lontano, il castello di Monte Rinaldo, potrebbe aver preso il nome dal secondo figlio di Rainaldus Rapiezonis. Potremo fare lo stesso discorso per Monte Rinaldo. Tuttavia se le origini di questi castelli fin qui elencati, tutti non lontani tra di loro, erano giurisdizione di milites del Fermano, probabilmente dipendenti dell'abbazia di Farfa, non possiamo dire con certezza chi possano essere stati.
Tornando al castrum Sancti Elpidii Morici, sappiamo che venne assoggettato da Fermo prima 1355, quando compare tra i castelli della città che dovevano prestargli il giuramento di fedeltà.
Nel 1407 le truppe pontificie, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano Sant’Elpidio Morico. Nel 1415, i Malatesta, sempre in guerra con quest’ultimo, entravano nel castello, riconquistato dai Fermani l’anno dopo.
Nel 1869 Sant’Elpidio Morico, fino allora comune autonomo, venne aggregato a Monsampietro Morico.
Per tradizione Monsampietro Morico venne fondato da Malugero Melo, figlio di Drogone d’Altavilla, conte normanno delle Puglie, arrivato nel Fermano nel 1051. Qui sposò la fermana Morica, dalla quale prese nome il castello. Questa storia venne riportata dall’erudito Natale Medaglia nelle Memorie istoriche della città di Cluana, volume del 1692. L’autore fa riferimenti a una lapide trovata nella chiesa di San Giorgio a Sant’Elpidio Morico (frazione di Monsapietro Morico), da tempo scomparsa, come la stessa lapide, che attestava l’improbabile racconto.
Nel 1407 le truppe pontificie, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano Monsampietro Morico. Nel 1415, i Malatesta, sempre in guerra con quest’ultimo, entravano nel castello, riconquistato dai Fermani l’anno dopo.
Sant’Elpidio Morico, come abbiamo detto frazione di Monsampietro Morico, era alla fine del xii secolo un castrum censuario del monastero di Santa Vittoria in Matenano. Il castrum Sancti Elpidii è attestato come il luogo di origine di un tal Rainaldus Rapiezonis, e dei suoi figli: Morici e Rainaldi. È probabile che da Morico avrebbe preso il nome il castello di Sant’Elpidio Morico (castrum Sancti Elpidii Morici), detto anche Sant’Elpidiuccio (castrum Sancti Lupidiuccii), per distinguerlo dal più grande castello di Sant’Elpidio a Mare. Nome utilizzato forse anche per il castello di Monsampietro Morico. Non lontano, il castello di Monte Rinaldo, potrebbe aver preso il nome dal secondo figlio di Rainaldus Rapiezonis. Potremo fare lo stesso discorso per Monte Rinaldo. Tuttavia se le origini di questi castelli fin qui elencati, tutti non lontani tra di loro, erano giurisdizione di milites del Fermano, probabilmente dipendenti dell'abbazia di Farfa, non possiamo dire con certezza chi possano essere stati.
Tornando al castrum Sancti Elpidii Morici, sappiamo che venne assoggettato da Fermo prima 1355, quando compare tra i castelli della città che dovevano prestargli il giuramento di fedeltà.
Nel 1407 le truppe pontificie, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano Sant’Elpidio Morico. Nel 1415, i Malatesta, sempre in guerra con quest’ultimo, entravano nel castello, riconquistato dai Fermani l’anno dopo.
Nel 1869 Sant’Elpidio Morico, fino allora comune autonomo, venne aggregato a Monsampietro Morico.