Nel santuario di Santa Maria, in frazione La Corva, è
venerata una statua dell’Addolorata.
Nel 1745 l'arcivescovo di Fermo Alessandro Borgia aveva fatto ampliare una
piccola chiesa. Il simulacro dell’Addolorata
apparteneva alla famiglia Parmili che dal
1809 lo cedette alla parrocchia.
Le due lapidi murate sulla parte sinistra e sinistra
della facciata ricordano e che: in questa
chiesa parrocchiale / si venera con particolare devozione / un simulacro di
maria ss. addolorata / che il 25 luglio 1829 / dinanzi a molti fedeli presenti
alla s. messa / aprì prodigiosamente le braccia / da quel giorno memorabile /
per intercessione della vergine / il signore misericordioso concede / continue
grazie e favori / a chi prega e chi dé con fede / 25 luglio 1964 e che: in questa piazza / sotto il pontificato di pio
xii / auspice e munifico benefattore / mons. norberto perini arcivescovo / il
25 luglio 1958 / nel giubilio di una folla plaudente / insignì questa chiesa
parrocchiale / restaurata dal parroco don giuseppe benvignati / con l’aiuto dei
fedeli e benefattori / del titolo prezioso / di santuario mariano / 25 luglio
1964.
La facciata, tripartita da lesene raccordate da cornicione decorato da triglifi, venne rimaneggiata nel 1904. L’interno è ad aula unica, coperta da volta a botte. Il simulacro dell’Addolorata, è collocato in una nicchia dietro l’altare maggiore. La Madonna è rappresentata in piedi, con le mani rivolte a chi guarda.
La facciata, tripartita da lesene raccordate da cornicione decorato da triglifi, venne rimaneggiata nel 1904. L’interno è ad aula unica, coperta da volta a botte. Il simulacro dell’Addolorata, è collocato in una nicchia dietro l’altare maggiore. La Madonna è rappresentata in piedi, con le mani rivolte a chi guarda.