Nel 1145 il castrum
Francaevillae venne ceduto al vescovo di Fermo Liberto. Per tradizione, il castello venne fondato da servi scappati
dai loro padroni. Da qui il nome di Francavilla, che, tuttavia, ha fatto
pensare a uno di quei borghi franchi cui erano riconosciute particolari
esenzioni fiscali.
Nel xiii secolo sappiamo Francavilla era un feudo dei Monteverde, ceduto poi agli Zeno, famiglia quest’ultima imparentata con i signori del castrum Montisviridis (frazione di Montegiorgio). Nel 1340, alcuni giorni dopo l’assassinio di Mercenario da Monteverde, il castello venne assoggettato da Fermo (p. 477), che lo controllava tramite un vicario del podestà fermano. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un proprio sostituto, restava in carica un anno.
Nel 1375 gli abitanti di Francavilla vennero esentati dall’onere dell’omaggio feudale richiesto loro da Rizzardo Cancellieri da Pistoia, al quale, qualche tempo prima, era stata ceduto dalla Santa Sede il feudo sul castello, conquistato nel 1385 dal capitano di ventura Averardo della Campana. Sappiamo che l’anno dopo Fermo riscattò Francavilla, restituendolo a Marzo Zeno, signorotto del Fermano, al quale era stato probabilmente ceduto qualche anno prima. Probabilmente entro il 1400 Francavilla tornò tra i possessi Fermani.
Nel 1413 Carlo Malatesta, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, assaliva il castello, ripreso dai Fermani tre anni dopo.
Nel 1863 re Vittorio Emanuele II autorizzò il comune ad assumere la denominazione di Francavilla d’Ete, in conformità alla disposizione governativa che prevedeva l’aggiunta di un secondo appellativo a tutti quei comuni d’Italia che avevano lo stesso nome.
Nel xiii secolo sappiamo Francavilla era un feudo dei Monteverde, ceduto poi agli Zeno, famiglia quest’ultima imparentata con i signori del castrum Montisviridis (frazione di Montegiorgio). Nel 1340, alcuni giorni dopo l’assassinio di Mercenario da Monteverde, il castello venne assoggettato da Fermo (p. 477), che lo controllava tramite un vicario del podestà fermano. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un proprio sostituto, restava in carica un anno.
Nel 1375 gli abitanti di Francavilla vennero esentati dall’onere dell’omaggio feudale richiesto loro da Rizzardo Cancellieri da Pistoia, al quale, qualche tempo prima, era stata ceduto dalla Santa Sede il feudo sul castello, conquistato nel 1385 dal capitano di ventura Averardo della Campana. Sappiamo che l’anno dopo Fermo riscattò Francavilla, restituendolo a Marzo Zeno, signorotto del Fermano, al quale era stato probabilmente ceduto qualche anno prima. Probabilmente entro il 1400 Francavilla tornò tra i possessi Fermani.
Nel 1413 Carlo Malatesta, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, assaliva il castello, ripreso dai Fermani tre anni dopo.
Nel 1863 re Vittorio Emanuele II autorizzò il comune ad assumere la denominazione di Francavilla d’Ete, in conformità alla disposizione governativa che prevedeva l’aggiunta di un secondo appellativo a tutti quei comuni d’Italia che avevano lo stesso nome.