La cappella dell'Immacolata Concezione nella cattedrale dell'Assunta prese questo titolo nel primo anniversario
della proclamazione del dogma (1855), quando l’arcivescovo di Fermo Filippo De
Angelis, in nome di papa Pio IX,
fregiò di una corona d’oro l’immagine dell’Immacolata
Concezione, dipinta da Giacomo Cordella, copia di un quadro dello stesso
pittore nella chiesa di Sant'Andrea della Valle a Roma.
Nella volta, decorata
da Pietro Lucchi, è collocato un tondo ad olio dipinto da Ubaldo Ricci
raffigurante l’Incoronazione della
Vergine (seconda decade xviii
secolo).
Dell’arredo sacro fa
parte l’immagine dell’Annunciata,
icona greco-bizantina, donata, stando alla tradizione nel 1473 alla città da
san Giacomo della Marca. La tavola raffigura il semibusto della Vergine a mani
incrociate, affiancata dalle piccole figure degli arcangeli Gabriele e Michele.
Il fondo è una sontuosa coperta d’argento, decorata da motivi vegetali,
allusivi al giardino dell’Eden. Nella bordatura troviamo le dodici feste
dell’anno liturgico racchiuse entro piccoli riquadri. Nella cornice superiore: Annunciazione, Natività e Presentazione al
Tempio. Lato sinistro: Morte della
Vergine, Pentecoste e Assunzione dellaVergine. Lato destro: Battesimo di Cristo, Resurrezione di Lazzaro e Ingresso a Gerusalemme. Nella cornice
inferiore: Cristo al limbo, Resurrezione di Cristo e Crocifissione. L’oggetto è attribuito a
botteghe orafe costantinopolitane, attive per la corte imperiale tra la fine
del xiii e l’inizio di quello
successivo. Tuttavia, non è stata esclusa la possibilità di attribuire
l'oggetto a un orafo bizantino attivo in Italia (forse a Venezia).
L’organo, sopra
l’ingresso della cappella, in una piccola cantoria lignea, venne costruito nel
1668 da Giuseppe Greppi (rimaneggiato, però, quando la cappella venne dedicata
all’Immacolata Concezione).
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