Il territorio pertinente alla città romana di Falerio Picenus, nell'attuale frazione Piane di Falerone, comprendeva quello dei comuni di: Falerone, Francavilla d’Ete, Montegiorgio, Magliano di Tenna, Monte Vidon Corrado, Massa Fermana, Montappone, Belmonte Piceno, Servigliano, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano.
Tra il ii-i secolo a.C.,
in età tardo-repubblicana, la frequentazione del territorio è attestata dal
ritrovamento (1952), in frazione Monteverde di Montegiorgio, di un deposito
monetale, con esemplari d’argento (89 a.C.).
Nella Storia Romana, lo
storico Appiano ricorda lo scontro avvenuto nell’89 a.C. presso quella che sarà
la città di Falerius Picenus, tra i
Romani e gli Italici guidati da Gaio Vidacilio, Publio Ventidio e Tito
Lafrenio, in cui questi ultimi riportarono una schiacciante vittoria, costringendo
il console Pompeo Strabone a rifugiarsi in tutta fretta a Firmum Picenum (Fermo).
La colonia di Falerio Picenus,
ascritta alla tribù Velina, è attestata da alcune iscrizioni locali. Incerto è il periodo
della fondazione. Theodor Mommsen nel Corpus
Inscriptionum Latinarum parla di una deduzione di terre fatta da Augusto
dopo la battaglia di Azio (31 a.C.), ai danni della vicina Firmum Picenum.
Balbo, agrimensore di Augusto, in alcuni frammenti raccolti da Frontino
ricorda:
Ager Falerionensis limitibus maritimis, et Gallicis est assignatus, quos nos decumanos et kardines appellamus. Finitur ratione arcarum, riparum, canabularum sive novercarum; muris, maceriis, scorofionibus, congeriis, carbunculis, terminis augusteis; rivis, fluminibus, arboribus antemissis, jugis montium, superciliss, petris naturalibus signatis, sicut in Piceno fines terminantur.
La città è ancora una volta ricordata nella Naturalis Historia (23-79 d.C.) di
Plinio il Vecchio, assieme agli altri centri della V Regio Piceno.Nell’82 d.C. l’imperatore Domiziano intervenne con un decreto (CIL IX 5420) per placare una disputa
sorta tra Falerio Picenum e Firmum Picenum (Fermo), su alcuni terreni che, dopo la
deduzione della colonia, non erano stati assegnati (subseciva), per la mancanza di assegnatari o per la rinuncia da
parte di qualcuno di loro. L’imperatore risolse la controversia in favore di Falerio Picenus, ingiungendo a Firmum di
restituire i lotti occupati abusivamente.
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