sabato 28 febbraio 2015

La storia di Fermo scritta dall'avvocato Gaetano De Minicis per "ricordare" al Governo italiano come la città era la più indicata a mantenere il capoluogo di Provincia

BREVI NOTIZIE STORICHE DELLA CITTÀ DI FERMO PER L’AVVOCATO GAETANO DE MINICIS. 
Dalla Memoria «Al Primo Parlamento Italiano per la Città e Provincia di Fermo».

BREVI NOTIZIE STORICHE DELLA CITTÀ DI FERMO

Origine di Fermo

La fondazione di Fermo rimane ascosa nelle tenebre della più remota antichità. Sappiamo solo tanto dagli storici, che i Sabini partiti dalle loro terre venissero a popolare le contrade del Piceno circa ai tempi della fondazione di Roma, e che dall’arrivo dei Sabini all’occupazione romana vi fosse uno spazio di oltre cinque secoli, in cui poté Fermo esser dai Piceni fabbricata. E che la città nostra in tale epoca fosse una delle più nobili, e grandi del Piceno, se altro indizio non fosse, quello solo saria bastante dell’essersi fra tutte scelta ad accogliere la prima colonia romana trapiantata in questa regione, e dall’aver avuto il diritto della monetazione; del che fanno fede le due monete gravi [monete fuse in bronzo tra il IV secolo a.C. e il III secolo a.C. nell'Italia centrale], cioè il triobolo e il diobolo con chiara la leggenda FIRmum in esse improntata: conciosiaché i Romani non concedevano mai tale eminente diritto ai popoli italiani da lor debellati, se non a quelle città più popolose ed illustri.

Fermo nel 1778. Una sua descrizione e una prima narrazione delle sue vicende storiche

«Fermo, Lat. Firmana, anticamente Firmum Picenum, città posta tre miglia lontano dal Mare Adriatico. Il suo giro all’intorno è di circa due miglia e mezzo e contiene 14.000 e più abitanti. Sisto V eresse la sua Chiesa in Arcivescovado, a cui subordinò i quattro vescovi di S. Severino, di Macerata e Tolentino, di Ripatransona [Ripatransone] e di Montalto.

lunedì 23 febbraio 2015

Elenco dei governatori fermani dal 1550 al 1802


Per l’elenco dei governatori di Fermo mi sono attenuto a quello redatto in Christoph Weber (a cura di), Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809), (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Sussidi 7), Ministero per i Beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i Beni archivistici, Roma 1994, pp. 240-248, al quale rimando, che riprende in parte la lista già pubblicata nella Guida del Curi (utilizzando le stesse fonti). 

martedì 17 febbraio 2015

I culti oracolari negli Appennini in età romana

Per lo scrittore romano Svetonio, nel 69 d.C. Vitellio, dopo la cosiddetta prima battaglia di Bedriaco, celebrò un pervigilium (una veglia) su un valico degli Appennini. Stando a una notizia di Trebellio Pollione nell’Historia Augusta, una raccolta di biografie di imperatori da Adriano a Numeriano, Claudio II il Gotico (imperatore dal 268 d.C. al 270 d.C.) consultò un qualche oracolo nell’Appennino.