sabato 18 gennaio 2014

Breve storia di Massa Fermana

Nel territorio di Massa Fermana, parte dell’ager della città romana di Falerio Picenus (Piane, frazione di Falerone) venne rinvenuta un’epigrafe funeraria d’epoca romana, dedicata dal vilicus Apollonius allo schiavo Sermo, morto quando aveva solo 6 anni.
Nel xiii secolo il castrum Massae apparteneva a Guglielmo, dei signori da Massa, una potente famiglia feudale del Fermano. I Fermani, che avrebbero acquisito pienamente il possesso di Massa solo alla fine del xiv secolo, lo controllavano tramite un vicario del loro podestà. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un proprio sostituto, restava in carica un anno.
Nel 1413, i Malatesta, in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano il castello, riconquistato da quest'ultimo tre anni dopo.
Nel 1862 re Vittorio Emanuele II autorizzò il comune ad assumere la denominazione di Massa Fermana, in conformità alla disposizione governativa che prevedeva l’aggiunta di un secondo appellativo a tutti quei comuni d’Italia che avevano lo stesso nome.
Nel Dizionario topografico dei comuni compresi entro i confini naturali dell’Italia compilato da Attilio Zuccagni-Orlandini, dato alle stampe nel 1861, leggiamo che: “la industria speciale degli abitanti è la fabbricazione dei cappelli di paglia”.