tag:blogger.com,1999:blog-15540137525387676262024-03-05T05:54:57.476+01:00Studi sul Fermanodi Carlo CipollettiCarlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.comBlogger334125tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-90704533225861704982022-05-22T19:49:00.002+02:002022-05-29T16:01:33.407+02:00Il Margutto Il Margutto è un fantoccio in legno di rovere degli inizi del XVI secolo, utilizzato, in passato, durante la giostra dell’anello, tenuta per i festeggiamenti dell’Assunta. Nella gara i cavalieri dovevano infilare sulle loro lance degli anelli attaccati con un laccetto alla mano del fantoccio. Il nome deriva da un personaggio presente nel poema Morgante Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-88946420768576674612018-12-27T07:10:00.002+01:002018-12-27T07:12:29.200+01:00La Sibilla dell’Appennino: un testo apocalittico sull'età dello Spirito
Stando alla leggenda, una bellissima profetessa abita una grotta del Monte Sibilla, nella catena dei Sibillini, nell'Appennino umbro-marchigiano, lì relegata da Dio ad aspettare il Giudizio universale a causa della sua superbia. Avuta la premunizione dell'imminente incarnazione del Messia nel seno di una vergine, la nostra Sibilla credette di essere lei la prescelta[1].
Le Sibille nel Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-88848081345943409842018-12-19T13:41:00.000+01:002018-12-19T13:41:02.845+01:00Le streghe della Marca meridionale: un caso di revivals
Tela di Salvator Rosa
Una delle credenze diffuse nella campagna della Marche meridionali era quella delle streghe, che la notte “bevevano” il sangue di neonati. Queste potevano assumere le sembianze di gatti, entrando così più facilmente nelle case. Luoghi frequentati dalle streghe per i loro raduni erano soprattutto boschetti.
La scrittrice Caterina Pigorini-Beri, in un’intervista aCarlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-31416167920852704492018-10-27T20:07:00.002+02:002024-02-26T19:24:11.330+01:00Le leggende nelle Marche meridionali
La Sibilla dell’Appennino
Stando alla leggenda, una bellissima profetessa abita una grotta del Monte Sibilla, nella catehna dei Sibillini, nell'Appennino umbro-marchigiano, lì relegata da Dio ad aspettare il Giudizio universale a causa della sua superbia. Avuta la premunizione dell'imminente incarnazione del Messia nel seno di una vergine, la nostra Sibilla credette di essere lei la Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-70955207482802220292018-08-27T22:42:00.003+02:002021-11-20T05:16:33.100+01:00Notizie varie su Fermo dalla Voce delle Marche - Fontana in piazza del Popolo di G. Sacconi- Statue Leopardi e Annibal Caro
Voce delle Marche
18 agosto 1907
La statua di Leopardi
Domani si inizieranno, per incarico del Municipio. i lavori per il trasporto della statua di Leopardi dall'attuale posto allo spazio dinanzi al Liceo. Non si è ancora decisa l'ubicazione della statua di Annibal Caro.
16 gennaio 1909
Per la statua di Annibal Caro
Si è fatto lo scavo innanzi al nostro Liceo Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-84174563921074456442018-03-01T13:51:00.001+01:002019-01-21T06:49:39.411+01:00Il poeta ebreo Immanuel Romano a Fermo
Prima del 1331 morì a Fermo il
poeta ebreo Immanuel, figlio di Rabbi Salamone Sifronide, nato nel 1265 circa a
Roma, autore del Makhabberoth un
poema in ebraico suddiviso in ventotto sezioni, di cui l'ultima, che
presenta la descrizione dell'Inferno, riprende la Commedia di Dante Alighieri. Il
poeta girovago, attestato in varie città della Penisola, raggiunse in vecchiaia Fermo, dov’era Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-71878816656907928032017-09-23T07:59:00.002+02:002017-09-23T07:59:18.556+02:00Fermo. Storia artistica della città del Girfalco
Molti post di questo blog, rielaborati e rivisti, sono ora in questo testo, uscito in questo mese del 2017.
Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-22308289977370559812017-08-18T20:36:00.000+02:002018-08-17T10:39:45.278+02:00I giorni festivi a Fermo nel Cinquecento secondo gli Statuti comunali
San Savino, comprotettore di Fermo, scultura settecentesca
Stando agli Statuti
comunali i giorni festivi in città erano: le domeniche, tutte le festività
dedicate alla Madre di Dio, in particolare quella dell’Assunta (15 agosto), patrona
cittadina, e il giorno di San Savino, comprotettore di Fermo («cuius corpus in
hac civitate requiescit»).
Festivi
erano poi i giorni di Natale (25 Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-1265275966848504172017-06-16T07:41:00.002+02:002017-06-17T07:32:57.310+02:00Un perduta tavola fermana di Francesco di Gentile da Fabriano
Nella cattedrale dell'Assunta di Fermo era conservata una tavola rappresentante la Visitazione riferita a Francesco di Gentile da Fabriano. L'ultima volta ch'era stata vista in città, dov'è conservata una copia e un disegno, era collocata presso la chiesa dei Domenicani (Crowe e Cavalcaselle (1)).
Da un contributo del 1921 di Catharine W. Pierce (2), sappiamo che la nostra Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-85664717153636027732016-11-17T07:43:00.000+01:002016-11-18T03:57:35.813+01:00I resti di fonte di Lelia a palazzo Vinci in piazza Ostilio Ricci a Fermo - data pubblicazione 17/11/2016
Fin dal Medioevo, fuori porta Santa
Caterina a Fermo, una fonte assicurava acqua ai Fermani, perlomeno fino ai primi anni del XIX. Di questa costruzione scrive per primo Amico Ricci trascrivendo l’iscrizione[1],
datandola erroneamente al 1280[2]:
ANNO MILLENO CEMTUM BIS. ET
OCTOQUE DENO. CUM SEXTUM STANTE QUINTILI MENSE MORANTE. HIC. FONS. EST. FACTUS
CUM MARIS. EST PERACTIS, Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-69266958857205738512015-11-30T05:35:00.000+01:002015-12-13T00:58:24.807+01:00Le opere fermane riferite al pittore tardogotico Jacobello di Bonomo
Polittico di Torre di Palme (rubato)
Il pittore veneziano Jacobello di Bonomo, documentato dal 1375 al 1385, probabilmente formatosi nell’ambito di Lorenzo Veneziano, è conosciuto attraverso un polittico a Santarcangelo di Romagna da lui firmato e datato 1385,
adesso nella collegiata, ma realizzato per la demolita chiesa dei Francescani.
Al pittore è stato attribuito il Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-42252045788725212652015-04-20T07:30:00.003+02:002015-04-20T07:30:55.000+02:00La chiesa di San Francesco a Montefortino
La
chiesa di San Francesco a Montefortino venne ricostruita nel 1550. I lavori, affidati al
maestro Bartolomeo Lombardo, comportarono il totale rifacimento della
costruzione, allora amministrata dai Minori Osservanti.
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Il priorato dei Santi Filippo e
Giacomo, in via dei Volontari del 1866, venne rimaneggiato negli anni 1760.
L’altare maggiore, in stucco marmorizzato, ha tabernacolo ligneo dorato. La
cripta dell'edificio era fino al 1760 la chiesa di Sant'Ugo. L'interno è una
stretta navata, coperta da volta a botte. Lungo le pareti sono una serie di
affreschi, in parte staccati.
Subito a destra troviamo la
Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-22695268676035449472015-03-16T17:23:00.001+01:002015-03-16T17:23:43.674+01:00L'allegoria della regione Marche secondo Cesare Ripa
Marca
Si dipinge in forma di una donna bella e di virile
aspetto che con la destra mano si appoggi ad una targa attraversata
di arme di asta, coll’elmo in capo e sopra il cimiero abbia un pico [picchio] e colla sinistra mano tenga un
mazzo di spighe di grano, in atto di porgerle; ed appresso a lei vi sarà un
cane.
Si rappresenta bella, per la vaghezza della provincia,
molto bene distinta Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-54099910269138674992015-03-15T17:02:00.000+01:002015-03-15T17:03:31.877+01:00La chiesa di Santa Maria delle Grazie in frazione Monteverde di Montegiorgio
La chiesa di Santa Maria delle Grazie (XVIII secolo), in frazione Monteverde di Montegiorgio, ha facciata, preceduta da un’ampia scalinata a ventaglio, compresa entro
pilastri angolari su alte basi. Il prospetto, aperto da portale e finestra
rettangolare, è chiuso da timpano triangolare. La torre campanaria è conclusa da semplice cuspide.
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Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-36464859044422124812015-03-10T13:27:00.002+01:002015-03-10T13:27:20.712+01:00La chiesa di San Claudio a Campiglione
In contrada Campiglione, al
chilometro 14 della S.S. 210, accanto al parco della scuola materna, troviamo l’ex chiesa di San Claudio, che stando ad una data incisa in un mattone della
facciata sembra essere stata costruita nel 1810. L’edificio era annesso a
una villa privata di campagna, demolita alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, per costruire l’attuale Scuola materna.
La Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-37756646910955309372015-02-28T18:09:00.004+01:002015-03-05T00:38:58.106+01:00La storia di Fermo scritta dall'avvocato Gaetano De Minicis per "ricordare" al Governo italiano come la città era la più indicata a mantenere il capoluogo di Provincia
BREVI NOTIZIE STORICHE DELLA CITTÀ DI
FERMO PER L’AVVOCATO GAETANO DE MINICIS.
Dalla Memoria «Al Primo
Parlamento Italiano per la Città e Provincia di Fermo».
BREVI NOTIZIE STORICHE DELLA CITTÀ DI
FERMO
Origine di Fermo
La fondazione di Fermo rimane ascosa
nelle tenebre della più remota antichità. Sappiamo solo tanto dagli storici,
che i Sabini partiti dalle loro terre Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-1423404486052167262015-02-28T08:25:00.003+01:002015-04-05T19:57:44.801+02:00Fermo nel 1778. Una sua descrizione e una prima narrazione delle sue vicende storiche«Fermo, Lat. Firmana, anticamente Firmum Picenum, città posta tre miglia lontano dal Mare Adriatico. Il suo
giro all’intorno è di circa due miglia e mezzo e contiene 14.000 e più abitanti.
Sisto V eresse la sua Chiesa in Arcivescovado, a cui subordinò i quattro vescovi
di S. Severino, di Macerata e Tolentino, di Ripatransona [Ripatransone] e di Montalto.
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<![endif]--><Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-85845909450745021632015-02-23T20:18:00.001+01:002017-08-30T01:05:03.299+02:00Elenco dei governatori fermani dal 1550 al 1802<!--[if gte mso 9]>
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Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-44470315469805120932015-02-17T20:38:00.002+01:002017-09-10T11:57:25.544+02:00I culti oracolari negli Appennini in età romana
Per lo scrittore romano Svetonio, nel 69 d.C.
Vitellio, dopo la cosiddetta prima battaglia di Bedriaco, celebrò un pervigilium (una veglia) su un valico degli
Appennini. Stando a una notizia di Trebellio Pollione nell’Historia Augusta, una raccolta di biografie di imperatori da
Adriano a Numeriano, Claudio II il Gotico (imperatore dal 268 d.C. al 270 d.C.)
consultò un qualche oracolo Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-41395538845805606102015-01-28T06:47:00.000+01:002015-01-28T07:09:21.850+01:00Una delle più antiche immagini della Madonna del Pianto a Fermo
Una delle più antiche immagini della Madonna del Pianto a Fermo (la didascalia è sbagliata).
L'incisione, firmata F. P. (Francesco Petroncini, incisore faentino di origine brisighellese, vissuto tra il 1815 e il 1873), è tratta dalla traduzione italiana
realizzata dal sacerdote veronese Agostino Zanella dell’Atlas
Marianus sive de imaginibus Deiparae per orbem Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-90130698273003586072014-12-05T10:20:00.003+01:002021-08-03T09:10:41.739+02:00Lo stemma di Fermo di Pio PanfiliCarlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-85790069996106184822014-11-28T08:49:00.002+01:002018-05-20T19:12:29.799+02:00Il Centro Studi della Polizia di Stato a Fermo
L’ex Centro Studi della Polizia di Stato nacque con il nome Collegio per gli Orfani della Pubblica Sicurezza (COPS), per interessamento del generale Cesare Galli.
Il 2 marzo 1958 avvenne la posa della prima pietra(1). I lavori durarono circa due anni. I progettisti erano: Luciano Fratini, Riccardo Leoni e Mario Messina.
Nel settembre del 1960, con l'inizio del primo anno Carlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-57549597921404924182014-11-22T15:14:00.000+01:002014-11-22T15:14:25.117+01:00I possessi farfensi a Montalto delle Marche
Nel 1118 tra i beni
confermati all'abbazia di Farfa in un diploma rilasciato nel 1118 da Enrico V compare il castello di Montem Altum. Nello stesso documento
troviamo anche il castello di Montem
Patricium, acquistato dall'abate Berrado III
(1099-1119), che per Delio Pacini doveva trovarsi nei pressi di Montalto delle
Marche (p. 425).
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<![endif]--><!--[if gte msoCarlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1554013752538767626.post-26020854254996637032014-11-22T15:10:00.003+01:002014-11-22T15:10:53.268+01:00I possessi farfensi nel territorio di Force
Nel 1051 papa Leone IX in
diploma di conferma dei beni farfensi nella Marca nomina il castello di Force. Nel
1096 Mainardo di Brictolo cedette a Farfa il castello di Collis Macri (Colle Taddeo), con la chiesa di Santa Maria, parte
della chiesa di Santa Maria di Bolognano e della chiesa
di San Pietro e 1/4 del castello di San Giovanni (contrada San
Giovanni).
Negli
anni 1083-84 Carbone di BoninoCarlo Cipollettihttp://www.blogger.com/profile/01789829736350536643noreply@blogger.com0