Il santuario della Madonna della Liberata, in contrada Liberata, a Petritoli venne ricostruito nel 1957 dall’architetto romano Felice Nori al posto di quello
danneggiato dal terremoto del 1943.
Nell’altare
maggiore è collocato il dipinto della Madonna della Liberata, datato 1529 dal fermano Giovanni Battista Morale.
Nella composizione sono raffigurati i santi Sebastiano e Rocco, protettori
contro la peste. Il Bambino tiene
in mano il modello della chiesa. Sotto il trono è dipinta la testa decapitata
di san Giovanni Battista su un piatto dorato. Nella parte inferiore del dipinto
troviamo la scritta: hoc
opus fecit fieri d(omi)n(u)s lucas perotti de elemosinis die 6 iulii 1529.
Un cippo miliario romano, dei tempi di Flavio Magno Magnenzio (Samarobriva, 303 d.C. – Lugdunum, 353 d.C), imperatore dal 350 d.C. fino alla sua morte, è utilizzato come acquasantiera.
Un cippo miliario romano, dei tempi di Flavio Magno Magnenzio (Samarobriva, 303 d.C. – Lugdunum, 353 d.C), imperatore dal 350 d.C. fino alla sua morte, è utilizzato come acquasantiera.
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