lunedì 10 febbraio 2014

Il Maestro di Offida

Nella cittadina di Offida la chiesa di Santa Maria della Rocca, eretta fuori le mura del castello, dipendeva ab antico da Santa Maria di Farfa. L'edificio, ricostruito nel 1330 da maestro Albertino durante il priorato di frate Francesco ha facciata, tripartita da lesene, aperta portale sormontato da cuspide. L'interno è ad aula unica, coperta da capriate lignee. Le tre absidi sono scandite da paraste in pietra bianca. L'abside mediana, di forma poligonale, è decorata nella calotta da affreschi di Profeti datati 1423, attribuiti al Maestro di Loreto Aprutino, l'anonimo pittore attestato nella chiesa di Santa Maria del Piano a Loreto Aprutino nel 1425.
Da un portaletto in pietra bianca aperto nell'abside mediana esterna entriamo nella chiesa inferiore (ha la stessa estensione dell'edificio superiore). In questa, nelle due cappelline, sono affrescate le Storie di santa Lucia e le Storie di santa Caterina d'Alessandria, attribuite al Maestro di Offida da Ferdinando Bologna. Gli affreschi erano stati commissionati dal priore Marino Armanduzi, negli anni 1360-67. Dello stesso anonimo pittore sono anche altre figure di santi, sempre nella chiesa inferiore, rappresentanti: San CristoforoSan Ludovico di Tolosa e la Madonna dell'Umiltà.
Nella chiesa superiore i due affreschi rappresentati la Crocifissione e il Compianto sono anche questi attribuiti al Maestro di Offida.
Il maestro di Offida deve aver preso le mosse da quell'anonimo pittore chiamato dalla critica Maestro del Polittico di Ascoli Piceno, che deve il suo nome dal polticco dipinto per chiesa di San Domenico ad Ascoli Piceno, adesso nella Pinacoteca civica della città[1].
Di questo anonimo pittore troveremo anche altre pitture a Montefiore dell'Aso. Gli affreschi del Maestro di Offida sono nell'abside della chiesa di San Francesco. 
Della stessa mano sono anche gli affreschi nella chiesa di San Pastore a Ripatransone, rappresentanti una Deposizione e un'Annunciazione, anche se per queste pitture è stato proposto da Stefano Papetti di veder "altre maestranze locali tardotrecentesche".
Un'Incoronazione della Vergine, nella chiesa di Santa Maria del Piano ad Appignano del Tronto, è anche questa attribuita al nostro anonimo pittore, datata da Stefano Papetti agli anni 1360-70. Un'ultima opera riferita agli anni tardi del Maestro di Offida è la Madonna in trono della parrocchiale di Mozzano.





[1] S. Papetti, Aspetti della pittura tardo-gotica a Montefiore e nel territorio: Il Maestro di Offida e i suoi epigoni, in Il Patrimonio disperso: il "caso" esemplare di Carlo Crivelli. Atti delle giornate di studio. Montefiore dell'Aso, Camerino, Porto San Giorgio, 12 ottobre - 26 ottobre 9 novembre 1996, a cura di M. Massa, Regione Marche,  Assessorato alla Cultura Centro Beni culturali Gianni Maroni editore, Ripatransone 1999, p. 65.

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