venerdì 28 febbraio 2014
La chiesa dei Santi Pietro Apostolo e Antonio Abate a Monsampietro Morico
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La facciata della chiesa |
La chiesa dei Santi Pietro Apostolo e Antonio
Abate, in piazza Malugero Melo a Monsampietro Morico, ricostruita nel 1639 per ordine dell’arcivescovo di Fermo Giovanni Battista Rinuccini, ha facciata, decorata da stucchi nel 1792, aperta da portale a timpano arcuato. La parte superiore
del prospetto è partita da paraste raccordate da volute che decorano il
frontone. La facciata è interrotta da cornicione a più fasce, una delle quali
scandita da rosette tra triglifi.
giovedì 27 febbraio 2014
Le fontane dello scultore Alfonso Bernardini nel Fermano: Porto San Giorgio e Lapedona
La chiesa di Santa Maria degli Angeli a Santa Vittoria in Matenano
La chiesa di
Santa Maria degli Angeli a Santa Vittoria in Matenano venne eretta grazie
al testamento di ser Cataldo di Nicola Gugliemi del 1459, che lasciò un legato
per l’erezione di una chiesa che avrebbe dovuto inglobare l’edicola di Sanctae Mariae Corus Angelorum, dov'era rappresentata una Madonna col Bambino e due angeli (prima metà xv secolo). Nelle
pareti laterali all'interno dell'edificio vennero dipinte altre due immagini della Vergine, entro altari.
mercoledì 26 febbraio 2014
Il Museo civico archeologico di Monterubbiano
Nell'ex convento di San Francesco (attuale Polo culturale San Francesco) a Monterubbiano, dal 2007, è allestito
il Museo civico archeologico (raccolta istituita nel 1905 nel Palazzo comunale).
Il territorio comunale era abitato fin dall’Età del Ferro, com’è attestato dal ritrovamento di manufatti litici. Resti di una villa rustica vennero riconosciuti nel 1898 in contrada San Gregorio[1]. Nel 1907, scavi in contrada Crocifisso, non lontano dall'attuale abitato, potarono al ritrovamento di una necropoli picena.
martedì 25 febbraio 2014
lunedì 24 febbraio 2014
Il santuario di Santa Maria della Liberata a Petritoli
Il santuario della Madonna della Liberata, in contrada Liberata, a Petritoli venne ricostruito nel 1957 dall’architetto romano Felice Nori al posto di quello
danneggiato dal terremoto del 1943.
L’Adorazione del Bambino di Vittore Crivelli a Falerone
In un altare della chiesa di San Fortunato di Todi a Falerone troviamo una tavola centinata di Vittore
Crivelli (Venezia, 1430 circa – Marche, 1494-1495) raffigurante l’Adorazione del
Bambino, prima opera datata e firmata dal pittore nelle Marche: opus victoris crivelli venetus a. d.
mcccclxxviiii et die viii septembris.
domenica 23 febbraio 2014
Palazzo Fedeli a Monte San Pietrangeli
Palazzo
Fedeli a Monte San Pietrangeli ha facciata, decorata da pitture graffite in rosso pompeiano, purtroppo per la maggior parte andate perdute. Rimangono delle foto con i dipinti, realizzati da Lucio Fontana.
La cappella funeraria del Cimitero comunale di Monte San Pietrangeli
La decorazione della cappella funeraria del Cimitero comunale di Monte San Pietrangeli venne realizzata da Luigi Fontana.
Il Monumento a Luigi Fontana a Monte San Pietrangeli
Il Monumento a
Luigi Fontana, in piazza Annibal Carol a Monte San Pietrangeli, fatto realizzare a spese del nipote dell'artista Giulio Fontana, è formato da basamento in laterizio rivestito in pietra, dov'è un busto
in bronzo dell’artista. Prima era lì collocata una statua in bronzo dello scultore Raffaele Zaccagnini (Roma, 1846 – Ivi, 1935).
Sotto a questo troviamo la lapide:
a / luigi fontana / m.s. pietrangeli / ove n. mdcccxxvii e † mcmviii / eresse / mcmxxix anno vii[1].
Nei lati del basamento
sono collocate due sculture: l’Allegoria della Pittura (a destra) e l’Allegoria della Scultura (a sinistra).
Nella fronte troviamo la riproduzione in bassorilievo dell’ultimo dipinto realizzato da Luigi Fontana:
sabato 22 febbraio 2014
Il Cimitero comunale di Francavilla d'Ete
Il Cimitero comunale di Francavilla d'Ete ha
pianta rettangolare, circondata da murature utilizzati per loculi.
venerdì 21 febbraio 2014
Il Cimitero comunale ad Amandola
In località Corsetto ad Amandola, poco fuori dall'abitato, troviamo il Cimitero comunale, eretto su progetto
dell’ingegnere amandolese Carlo Pascucci.
La cappella di San Sebastiano, o del Santissimo Rosario, ad Amandola
In
via Statuto ad Amandola, sul fianco destro della chiesa di San Francesco, troviamo la cappella di San Sebastiano, o del Santissimo Rosario.
La cappella, iniziata nel 1486 su
disegno del mastro lombardo Venanzio, era completata nel 1492. Nel 1518 l’amministrazione
passò alla Confraternita del Santissimo Rosario.
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giovedì 20 febbraio 2014
Il faro di Pedaso
Il faro di Pedaso ha elementi portanti in conglomerato cementizio con tamponi in laterizio.
Rinforzi esterni a sezione triangolare servono per rompere la forza dei venti.
Il rivestimento è in intonaco bianco.
mercoledì 19 febbraio 2014
La processione del Cristo morto a Monterubbiano
Per il Venerdì Santo la Confraternita di Maria Santissima
del Suffragio organizza Monterubbiano la processione del Cristo morto.
Nella collegiata di Santa Maria de’ Letterati è allestito
un Sacro Monte. Davanti a questo sono collocate le statue dei dolenti: l’Addolorata, San Giovanni Evangelista, Santa
Maria Maddalena e Santa Veronica.
martedì 18 febbraio 2014
La chiesa di Santa Anatolia a Petritoli
La chiesa di Santa Anatolia a Petritoli, realizzata negli anni 1913-15, ha preso il titolo dalla plebs
Sanctae Natholie, eretta dai Farfensi fuori dal paese, non lontano dal santuario di Santa Maria della
Liberata, nei pressi del quale sono venuti alla luce ruderi di costruzioni
romane (iv secolo d.C.). La pieve è
attestata nel 1063 tra i possessi dell'Episcopato di Fermo. L'edificio, abbandonato
entro il xiii secolo, venne
ricostruito entro le mura di Petritoli, dov'è l’attuale chiesa, riedificata probabilmente riutilizzando le vecchie murature.
lunedì 17 febbraio 2014
Il teatro "Luigi Cicconi" a Sant'Elpidio a Mare
Del
teatro "Luigi Cicconi" a Sant'Elpidio a Mare, realizzato negli anni 1870-72, ma del quale
non rimane che la facciata, dal momento che l'interno venne distrutto nel 1952
per trasformare l'edificio in un cinema. Il progetto della costruzione,
realizzato da Ireneo Aleandri (San Severino Marche, 1795 – Macerata, 1885) nel 1864, prevedeva palchi inquadrati da pilastri
ionici, base per la sovrastante balconata aperta.
La mostra di San Savino a Fermo
Come
fondale di via Mazzini, strada fatta realizzare nel 1771 dall’arcivescovo di Fermo Urbano Paracciani, venne realizzata la scenografica mostra di San Savino,
commissionata dall’arcivescovo di Fermo Urbano Paracciani (G.B. Campanelli, Libro
di memorie, cit., p. 207).
domenica 16 febbraio 2014
La chiesa degli Angeli Custodi a Fermo
La chiesa degli Angeli Custodi a Fermo è da tempo chiusa. La prima costruzione, eretta a spese della
confraternita dell’Angelo Custode, istituita a Fermo nel 1657, venne consacrata dell’arcivescovo Alessandro Borgia nel 1730, com’è
riportato nelle sue Cronache, nelle
quali è detta recenter constructa. Demolita
quasi del tutto durante la prima occupazione francese, venne riedificata sulla
stessa area dove sorgeva la prima chiesa entro il 1870 dall’architetto Giovan
Battista Carducci.
sabato 15 febbraio 2014
venerdì 14 febbraio 2014
giovedì 13 febbraio 2014
mercoledì 12 febbraio 2014
Il teatro "Domenico Alaleona" di Montegiorgio
Il teatro "Domenico
Alaleona" di Montegiorgio venne eretto su progetto del 1877 di Giuseppe Sabbatini, cittadino di Montegiorgio. Nel 1879
venne presentata un variante al progetto. Un'altra venne realizzata nel 1881. I
lavori erano iniziati nel 1880. Nel 1882 l’edificio era completato. Le
rifiniture interne vennero terminate nel 1891, anno di apertura dell'edificio,
allora chiamato teatro dell’Aquila. Nel 1945 la costruzione venne intitolata al
musicista Domenico Alaleona, nato a Montegiorgio nel 1881.
martedì 11 febbraio 2014
Il Museo civico archeologico del santuario ellenistico "La Cuma" a Monte Rinaldo
Il Museo civico archeologico del santuario ellenistico "La Cuma" a Monte Rinaldo è nato nel 2008 per esporre quei reperti recuperati durante gli scavi condotti nel santuario romano di località La Cuma, dove le campagne di scavo degli anni 1958-62, individuarono un santuario ellenistico di età tardo-repubblicana (secoli ii-i a.C.), dedicato a un culto salutare legato all’acqua.
lunedì 10 febbraio 2014
Il polittico di Massa Fermana di Carlo Crivelli
Nella chiesa dei Santi Lorenzo e Silvestro a Massa Fermana è
conservato un polittico datato 1468 da Carlo Crivelli (Venezia, 1430 circa – Marche, 1494-1495) prima opera
documentata dell’artista nella Marca. Nei primi anni ’80 del xv secolo
arrivò a Fermo Vittore Crivelli, fratello di Carlo. Presto, però, quest’ultimo
andò ad Ascoli, una città manifatturiera, dove una ricca borghesia poteva
investire in opere d’arte costose, lasciando al fratello tutte le commissioni
fermane.
Tornando al polittico di Massa Fermana, nel registro centrale, sono le tavole della Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Lorenzo, Silvestro papa e Francesco. Nelle tre cuspidi sono: Cristo in pietà, con accanto la Vergine Annunziata e l’Arcangelo Gabriele. Nella predella, sono raffigurate le scene: l’Orazione nell’orto, la Crocifissione, la Flagellazione e la Resurrezione (è un'unica tavola dipinta, ed è strana la sequenza degli avvenimenti). L’iscrizione, sotto il gradino del trono della Vergine, recita: karolus crivellus venetus pinxit hoc opus mcccclxviii.
Tornando al polittico di Massa Fermana, nel registro centrale, sono le tavole della Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Lorenzo, Silvestro papa e Francesco. Nelle tre cuspidi sono: Cristo in pietà, con accanto la Vergine Annunziata e l’Arcangelo Gabriele. Nella predella, sono raffigurate le scene: l’Orazione nell’orto, la Crocifissione, la Flagellazione e la Resurrezione (è un'unica tavola dipinta, ed è strana la sequenza degli avvenimenti). L’iscrizione, sotto il gradino del trono della Vergine, recita: karolus crivellus venetus pinxit hoc opus mcccclxviii.
Il Maestro di Offida
Nella cittadina di Offida la chiesa di Santa Maria della Rocca, eretta fuori le mura del castello, dipendeva ab antico da Santa Maria di Farfa. L'edificio, ricostruito nel 1330 da maestro Albertino durante il priorato di frate Francesco ha facciata, tripartita da lesene, aperta portale sormontato da cuspide. L'interno è ad aula unica, coperta da capriate lignee. Le tre absidi sono scandite da paraste in pietra bianca. L'abside mediana, di forma poligonale, è decorata nella calotta da affreschi di Profeti datati 1423, attribuiti al Maestro di Loreto Aprutino, l'anonimo pittore attestato nella chiesa di Santa Maria del Piano a Loreto Aprutino nel 1425.
domenica 9 febbraio 2014
La Pinacoteca civica “Vittore Crivelli” a Sant'Elpidio a Mare
In quello ch'era
il convento di San Filippo Neri è allestita, dal 1998, la Pinacoteca civica
“Vittore Crivelli”. Nel corridoio troviamo la tela della Madonna del Rosario, proveniente dalla chiesa di San Francesco a Sant'Elpidio a Mare, firmata dal pittore
Ernst van Schayck (Utrecht, 1567 – Castelfidardo, 1631 circa). Nello stesso ambiente è collocata anche l’Ultima Cena dipinta nel 1574 da Joanne
Salamandra, artista non altrimenti noto.
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sabato 8 febbraio 2014
venerdì 7 febbraio 2014
La chiesa di San Simone a Belmonte Piceno
La chiesa di San Simone, in contrada Castellarso Tenna, era una costruzione farfense eretta nella curtis Santa Maria in muris. Le più antiche memorie di questo edificio, allora col titolo di Santa Maria (solo dal xix secolo è attestato quello di San Simone), sono nel Regesto di Farfa, dal quale sappiamo che la contessa Albasia fece una donazione ai monaci per erigere a Belmonte una chiesetta. Nel 967, completata la costruzione dell’attuale criptoportico, vi si stabilì un monaco di Santa Vittoria. In un privilegio del 1198, concesso da papa Innocenzo III, Santa Maria è ricordata tra i possessi dell’abbazia di Farfa. Tuttavia, nel xv secolo, la chiesa passò sotto giurisdizione del Capitolo dei canonici della cattedrale di Fermo. Nel secolo successivo venne rimaneggiata l’intera costruzione.
La Pinacoteca comunale di Massa Fermana
Nel Palazzo comunale di Massa Fermana è
allestita la Pinacoteca comunale. Tutti i dipinti, dei quali parleremo,
provengono dalla chiesa di San Francesco, in contrada Monte Stalio, chiusa da tempo. L’affresco raffigurante il Cristo crocifisso (xiii
secolo), parte di una perduta Crocifissione,
venne staccato nel 1968. Un altro affresco, poi trasportato su tavola,
raffigurante la Madonna col Bambino,
è stato attribuito a Giovanni di Corraduccio, detto Mazzaforte (Foligno 1370-80 circa
- 1440 circa).
La collegiata dei Santi Lorenzo e Biagio a Monte San Pietrangeli
La collegiata dei Santi Lorenzo e Biagio a Monte San Pietrangeli venne eretta in forme neoclassiche su progetto di Giuseppe Valadier (Roma, 1762 – Ivi, 1839). In questo era prevista anche la sistemazione del piazzale
antistante la chiesa, prolungato fino al corso principale di Monte San Pietrangeli. Nel 1810, con la
soppressione del Capitolo della collegiata di Monte San Pietrangeli da parte dei Francesi, i lavori, iniziati nel 1799, dovettero essere sospesi. Ripresi nel 1823, poterono essere condotti a termine nel 1859, non rispettando però appieno il progetto approntato
da Giuseppe Valadier per mancanza di fondi.
giovedì 6 febbraio 2014
L’abbazia dei Santi Ruffino e Vitale ad Amandola
L’abbazia dei Santi Ruffino e Vitale ad Amandola, è attestata fin dall'xi secolo, quale proprietà dei Benedettini. Nel 1495 il
papato cedette la costruzione in commenda a ecclesiastici di nomina pontificia.
La cura spirituale passò nel 1859 al clero secolare.
La facciata,
in blocchi di pietra, è aperta da portale entro due contrafforti realizzati
negli anni 1968-69. L’abside,
all’esterno, è scandita in basso da quattro paraste, tra le quali sono aperte
monofore.
mercoledì 5 febbraio 2014
La pieve di Sant'Angelo in Montespino a Montefortino
La pieve di Sant'Angelo in Montespino, a più di 800 metri
s.l.m, è attestata in una donazione del 977, nella quale il vescovo di Femo
Gaidulfo riservava per sé e per l’Episcopato fermano l’«ecclesiam et plebem Sancti Angeli
cum cellis et dotibus et cum libris et orattoria et terris eius».
Il teatro "Vittorio Emanuele II" a Porto San Giorgio
Nel 1811 venne costituita
una società di 50 condomini per la costruzione a Porto San Giorgio di un teatro
dotato di 50 palchi. L'anno dopo venne approvato il progetto di Giuseppe
Lucatelli (Mogliano 1751 – Tolentino, 1828). I lavori, iniziati nel 1813, vennero affidati al sangiorgese Carlo
Basili, sotto la direzione dei condomini Melchiorre Salvadori, Antonnicola
Cristiani e Vincenzo Antonucci. Ultimati i lavori nel 1816, il teatro venne
inaugurato l'anno successivo.
Negli anni 1858-62 venne rinnovato l'interno. Durante quei lavori il soffitto venne ridipinto da
Mariano Piervittori (Tolentino, 1818 – Perugia, 1888), autore anche del sipario (purtroppo andato perduto), realizzato per ricordare l’ingresso a Porto San Giorgio del re Vittorio Emanuele II,
cui venne intitolato il teatro nel 1862, quando l’edificio venne riaperto al
pubblico.
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martedì 4 febbraio 2014
La chiesa di San Marco a Servigliano
La chiesa di San Marco a Servigliano venne benedetta nel 1779. Fin dal
1774 erano state gettate le fondamenta dell'edificio. Nel 1778 era stata costruita
la volta.
La facciata, aperta da portale realizzato nel 1777 dallo scalpellino anconetano Angelo Albertini, è partita da cornicione aggettante, sotto al quale corre un
fregio sorretto da lesene doriche. La parte superiore del prospetto è
tripartita da lesene ioniche. Nei lati, le due grandi ali, probabilmente
avrebbero dovuto essere utilizzate per
due navate laterali mai realizzate.
Il santuario di Santa Maria dell'Ambro a Montefortino
Stando alla tradizione la prima cappella dell'attuale santuario di Santa Maria dell’Ambro a Montefortino, venne eretta in seguito all’apparizione della Vergine alla pastorella Santina, muta
fin dalla nascita che, alla manifestazione della madre di Dio, riacquistò per
miracolo la parola. La tradizione è piuttosto tarda, dal momento che appare per
la prima volta in una manoscritto di padre Giuseppe da Fermo del 1906. Nel 1925
nel numero della “Voce delle Marche” leggiamo che: “sulla sponda sinistra del
fiume [Ambro] esisteva dentro la cavità di un faggio un’effige della Madonna,
innanzi alla quale era solita pregare un’ingenua pastorella, sordomuta dalla
nascita. A premiare la devozione in un mattino luminoso di maggio le comparve,
circondata di straordinario splendore e ornata di celeste bellezza, la divina
Signora e ridonatole all’istante la favella: “Va – le disse – reca la notizia
di’ ai sacerdoti di Monte Fortino che qui deve sorgere un tempio ove io
spanderò le mie grazie”. Ubbidì la semplice fanciulla, narrò il prodigio; e
sorse la chiesa sul luogo indicato».
lunedì 3 febbraio 2014
Palazzo Perpenti a Fermo
Palazzo Perpenti è un edificio rimaneggiato nel XVIII secolo, appartenuto alla famiglia patrizia fermana dei Solimani, attestata in città dal XV secolo. Proprietari terrieri, i loro membri parteciparono alla vita cittadina ricoprendo importanti incarichi nel comune di Fermo.
La chiesa della Madonna del Rosario a Belmonte Piceno
In piazza xxviii
Ottobre a Belmonte Piceno troviamo la chiesa della Madonna del Rosario, eretta dalla
Confraternita del Santissimo Rosario nel 1586. Dell’antico edificio, rinnovato
nel 1740, restano solo le murature, riutilizzate durante i lavori per l'ammodernamento
della chiesa.
La chiesa di San Gregorio Magno a Montelparo
La chiesa di San Gregorio Magno a Montelparo,
eretta negli anni 1605-15 grazie al lascito testamentario del cardinal Gregorio
Petrocchini (Montelparo, 1536 – Roma, 1612), ha facciata incompiuta, aperta da
portale in pietra.
La chiesa del Santissimo Salvatore a Belmonte Piceno
La
parrocchiale del Santissimo Salvatore a Belmonte Piceno venne riedificata
negli anni 1771-76, su una chiesa che sappiamo dal xv secolo dipendente dal Capitolo dei
canonici della cattedrale di Fermo. L’arcivescovo fermano Urbano Paracciani ne affidò il disegno per il rifacimento in forme neoclassiche all'architetto Domenico
Fontana.
domenica 2 febbraio 2014
La basilica imperiale di Santa Croce al Chienti a Sant'Elpidio a Mare
La basilica imperiale di
Santa Croce al Chienti, nel territorio di Sant'Elpidio a Mare, venne consacrata nell'866, nel giorno della Santa Croce, dal vescovo di Fermo
Teodosio. Nell’880 l’imperatore Carlo III il Grosso confermava all’abbazia privilegi, concessioni e donazioni date al monastero dallo stesso Teodosio, che aveva
presentato all’imperatore, tramite l’arcicappellano imperiale, il vescovo di
Vercelli Liutvardo, il progetto di realizzare nella valle del Chienti un’abbazia.
Breve storia di Santa Vittoria in Matenano
Nell’898
i monaci farfensi di Santa Maria di Farfa in Sabina, abbandonata la loro abbazia minacciata dai Saraceni,
ripararono nel Fermano, dove realizzarono un
castellum in monte Matenano.
sabato 1 febbraio 2014
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