Veduta del chiostro, con strumenti agricoli |
Il chiostro del convento San Francesco ad Amandola, riedificato nei primi anni del xvii
secolo, ha arcate rette da colonne a sezione ottagonale, disposte su due
ordini.
Le lunette del piano inferiore sono decorate da affreschi raffiguranti Scene della vita di san Francesco realizzati poco prima del 1636, corredati da distici esplicativi dove sono dipinti i blasoni delle famiglie della città che avevano contribuito al restauro del chiostro.
Le lunette del piano inferiore sono decorate da affreschi raffiguranti Scene della vita di san Francesco realizzati poco prima del 1636, corredati da distici esplicativi dove sono dipinti i blasoni delle famiglie della città che avevano contribuito al restauro del chiostro.
Nel piano terra è allestito il Museo
della civiltà contadina, dov'è una vasta raccolta di
strumenti da lavoro.
Nel
primo piano troviamo il Museo antropogeografico
dei monti Sibillini o Museo del paesaggio, aperto dopo l’istituzione del
Parco nazionale dei monti Sibillini.
L’allestimento è strutturato in quattro
sale tematiche sul territorio dei Sibillini. Nella prima, detta del «Paesaggio della
diversità biologica», sono approfonditi gli aspetti geologici, vegetali e
faunistici del territorio. Nella sala seguente il paesaggio è indagato
attraverso i segni lasciati sull’ambiente dall’uomo, in un arco cronologico
che, dall’epoca romana, arriva fino ai giorni nostri. Nella sala del «Paesaggio e della sua
rappresentazione» è approfondito il modo in cui il mito, le arti e il cinema
hanno rappresentato nel tempo i vari aspetti del paesaggio. Nell’ultima sala,
infine, sono delineati i progetti di sviluppo del territorio.
Nessun commento:
Posta un commento