La frazione Ponte Maglio a Santa Vittoria in Matenano deve il suo nome alla presenza
di un antico mulino a maglio: un grosso martello a movimento alternato
utilizzato per la lavorazione del rame.
Fino al 1801 secolo, il mulino (poi utilizzato per macinare la farina) era proprietà del Comune di Santa Vittoria. In quell'anno passò alla Camera apostolica che, nel 1822, lo vendette alla famiglia Rastrelli (da lì in poi è rimasto sempre a loro che, tuttora, con le giuste modifiche, lo tengono in funzione).
L’attraversamento
del vallato è consentito da un piccolo ponte, realizzato sopra le bocche di
scarico del mulino.
Nel prospetto principale della costruzione è murata una lapide in
calcare bianco con la data 1392, anno nel quale venne realizzato il primo mulino a maglio, del quale rimane il vano delle macine, coperto da volta a botte a
sesto acuto.
Tuttora visibili, attraverso una botola nello stesso vano, sono i vecchi canali, con sistema di caduta a doccia, che davano l'acqua per far girare la ruota del mulino.
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