Nel 1069 il vescovo
di Ascoli Bernardo confermò all'abate di Farfa Berardo un non meglio
identificato monastero di San Salvatore e la pieve di San Flaviano a Rovetino
(Pacini p. 401), della quale però non è rimasto nulla.
Nel 1084 tra i beni di Farfa elencati in un diploma
di Enrico IV è per la prima volta
attestato il castello di Rotella, con il monastero di San Lorenzo al Polesio,
confermato all'abbazia in un diploma
rilasciato nel 1118 da Enrico V.
Nel 1111 Carbone di
Alberto cedette all'abate Berardo III il castello di Rovettino, e portionem de castro de Terra Talliata.
Rotella si
assoggettò ad Ascoli nel 1318. La torre dell'orologio fino al xviii secolo era il campanile della
chiesa di Santa Maria e Lorenzo, progettata nel xviii
secolo da Lazzaro Giosafatti. Nel 1775 parte dell'abitato crollò a causa di una
piena del torrente Oste. Della
chiesa di Santa Maria e Lorenzo, rimase in piedi solo il campanile, trasformato
in torre dell'orologio.
Il borgo di Poggio
Canoso, acquistato da Farfa durante gli
anni dell'abate Berardo III (1099-1119), nel xiii passò sotto giurisdizione della
città di Ascoli. Dell'arredo della chiesa di Santa Lucia facevano parte quattro
tavole di un polittico crivellesco adesso nel Museo diocesano di Ascoli Piceno.
Capradosso, acquistato da Farfa durante gli anni dell'abate Berardo III
(1099-1119), dopo esser
stato distrutto nel 1730 a causa delle intemperie, dovette essere ricostruito
più in basso.
L'oratorio
del Verdente, chiesa eretta nell'xi
secolo dai monaci farfensi, ha interno ad aula unica. L'abside semicircolare
prende luce da una piccola monofora. Nell'interno, gli
affreschi, erano stati realizzati a spese della comunità di Rovettino, quale
voto per essere scampata a un'epidemia di peste.
Del castello
Rovettino, passato dopo esser stato un castello farfense in feudo alla famiglia
Saladini, non rimane che qualche rudere.
Nessun commento:
Posta un commento