In contrada
Bucchiano troviamo la chiesa di Santa Maria di Montorso , di probabile
fondazione farfense, dal momento che la nomina del suo rettore spettava al
priore di Santa Vittoria.
L'edificio è in
pessimo stato, quasi un rudere diroccato. Nella facciata principale si erge un
campanile a vela. L’interno era ad aula unica.
Il distrutto castello di Bucchiano
Nel
1129 tra i beni dell'abbazia di Farfa compare il castello di Bucchiano, del
quale non rimangono che pochi ruderi. Presa la strada per Montelparo, si gira
alla seconda traversa di sinistra. Alla fine della strada, sopra una collinetta
coperta dalla vegetazione, resta un piccolo muraglione.
Il
castello, nel 1129, era stato donato all’abbazia di Farfa da Giberto di
Fantolino. Il 15 gennaio 1245 Ruggero di Ferro, signore del castello
Castelnuovo (nel territorio di Falerone), e il proprio figlio Ferro, vendettero
al Comune di Montelparo la loro giurisdizione sui castelli di Buclani, Pastine e Podiis, allora
in territorio di Montelparo.
Negli
anni 1378-79 Rinaldo da Monteverde, allora signore di Fermo, si impossessò di
Bucchiano, forte dell’appoggio di alcune delle famiglie dell’aristocrazia di
Montelparo di recente inurbatesi in quel comune.
Il
25 marzo 1378, però, l’armata del comune di Montelparo riuscì a riprendersi il
castello. Fu allora che il rettore della Marca di Ancona Giovanni Orsini, in
rotta col signore di Fermo Mercenario da Monteverde, intimò al Comune di
Montelparo e a quello di Santa Vittoria di distruggere il castello di Bucchiano
entro sei giorni, pena una multa di 1.000 ducati in caso di disobbedienza.
Il
23 marzo 1379 il castello era raso al suolo. Dopo la distruzione, seguì una
lunga controversia per il possesso dei terreni nei dintorni del castello tra il
Comune di Monte Rinaldo e quello di Montelparo, risolta solo l’11 luglio 1539.
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