sabato 22 novembre 2014

I possessi farfensi nel territorio di Comunanza

Tra la fine dell'viii e il ix secolo sono attestati in quello che era il rivum Merdarius, l'attuale fosso delle Cucciole a Comunanza, alcune famiglie di contadini, tutti dipendenti dall'abbazia di Farfa: Oupulus e sua moglie Truda, insieme ai figli: Rodipertus, Attula, Goda e Maria. Druncus e sua moglie Teuderada, insieme ai figli: Dominica e Teudaldi. La madre Auderata e i figli: Allulo e Lupualdo. Baiulinus e sua moglie Aleperga, insieme ai figli: Ildulus, Martinus, Ursus, Teuderadus, Rosa, Rodiperga e Teuderada.

Nella sinistra dell'Aso, sopra un colle, resta ancora in piedi qualche rudere del castello di Montepassillo, distrutto nel 1310 dal comune di Amandola. Una volta demolito il castello, Ascoli, decise di costruire una nuova rocca col nome di Comunanza nel borgo sottostante, alla destra dell’Aso.
Su Colle Terme troviamo la chiesa di Santa Maria a Terme (xi secolo), eretta dov'era la corte farfense di Sanctae Mariae interamnes, attestata tra le proprietà farfensi nel 967. Il portale dell'edificio è decorato da rilievi a motivi floreali.
In un privilegio del 7 settembre 1198 rilasciato da papa Innocenzo III all'abbazia di Farfa, sono attesti tra i suoi possessi nel comitato ascolano i castelli di Settecarpini e di Gesso. Tuttavia a quella data i due erano oramai tra le proprietà dei signori di Montepassillo. Di questi non è rimasto nulla, se non il nome delle due frazioni del comune di Force.

Nello stesso privilegio compare tra le proprietà farfensi il monastero di San Biagio in Teramo, anche questo a Comunanza, ma nel xiii secolo ormai anche questa dipendente dai signori di Montepassillo.

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