domenica 9 novembre 2014

Il priorato di Santa Maria dell’Olmo, l'oratorio di San Michele Arcangelo e la badia dei Santi Flaviano e Biagio a Monterubbiano

In largo Vito troviamo il priorato di Santa Maria dell’Olmo, eretto nel xii secolo. L’attuale aspetto dell’edificio, però, si deve ad una ristrutturazione del 1808, quando furono apportate profonde modifiche che portarono alla trasformazione dell’antica struttura a due navate, in un’aula unica in stile neoclassico. Durante quei lavori si dovette allungare l’edificio sacro di circa 8 metri. La decorazione pittorica è stata rinnovata nel 1946.

Nel catino absidale sono alcuni affreschi rappresentanti una teoria di santi (xiii secolo). La cripta, alla quale si accede da una stretta scalinata, è voltata a crociera sorretta da costoloni poggianti su basse colonne. Tre feritoie strombate danno luce all’ambiente.
Dell’oratorio di San Michele Arcangelo, non lontano dalla chiesa di Sant'Agostino, rimane solo il portale, incorniciato entro un arco a sesto acuto. Nel fianco meridionale, aperto da tre monofore arcuate, è murata, entro un portale tamponato, una pietra scolpita con fiore ed animali che si mordono la coda (xii secolo).
In via Secreti, non lontano, si trova la badia dei Santi Flaviano e Biagio, eretta nel 1257 come sembra attestare un’iscrizione, murata nella fiancata destra.
Nel prospetto esterno di sinistra, troviamo un portale tamponato nel xvii secolo, entro cui è murata una lastra marmorea (x-xi secolo), parte di un probabile paliotto d’altare. La decorazione, entro una matassa gemmata a cinque vimini, si organizza intorno ad una croce fiorita con ai lati due animali, con tutta probabilità leoni, con le fauci spalancate. Al di sopra dei bracci laterali della croce sono due serpenti in posizione simmetrica.

L’interno, da tempo utilizzato come falegnameria, era ad aula coperta a capriate lignee. Nelle pareti restano solo alcuni affreschi frammentari (xv secolo).

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