Nel 1214 il marchese Aldobrandino d’Este, rettore della Marca d'Ancona, cedette il castrum Cryptarum ad Mare (fin dal XII secolo dipendente dall'Episcopato fermano) al Comune di Fermo.
Nel 1248 Raniero,
cardinale di Santa Maria in Cosmedin, ne riconfermò a quest'ultimo ogni possesso. Dieci anni dopo re Manfredi, confermava pure lui la giurisdizione su Grottammare a Fermo, che nel tempo ne aveva fatto un'importante scalo portuale del suo Stato (Vedi L. Tomei Il Comune a Fermo cit.).
Dopo la frana del 1779 papa Pio VI con un apposito Chirografo pontificio, decise di far progettare un piano regolatore per l'ampliamento dell'abitato, creando un nuovo borgo affacciato sul mare. I Grottammaresi affidarono l'incarico all'architetto Pietro Augustoni, nato a Como, ma da tempo a Fermo.
Da sempre fermana, solo nel 1861, dopo l'Unità d'Italia, passò all'Ascolano.
Dopo la frana del 1779 papa Pio VI con un apposito Chirografo pontificio, decise di far progettare un piano regolatore per l'ampliamento dell'abitato, creando un nuovo borgo affacciato sul mare. I Grottammaresi affidarono l'incarico all'architetto Pietro Augustoni, nato a Como, ma da tempo a Fermo.
Da sempre fermana, solo nel 1861, dopo l'Unità d'Italia, passò all'Ascolano.
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