In frazione Piane di Montegiorgio troviamo la chiesa di Sant'Angelo in
Montiliano.
Nel 967 è attesta la corte di Sant’Angelo «in loco qui vocatur Murgianum [contrada Margiano]». Dalla lista dei beni usurpati a Farfa redatta intorno al 1070 dal preposto Gregorio di Catino, sappiamo che i figli del conte Giberto possedevano l’ecclesia in honore Sancti Angeli iuxta Tennam. Nel 1195 il vescovo di Fermo Presbitero cedette l'edificio a Baroncello, preposto di Santa Maria in Georgio (attuale chiesa di San Francesco a Montegiorgio, una prepositura istituita dai Farfensi nell'XI secolo).
La costruzione è da tempo abbandonata. La facciata a capanna, aperta da portale ad arco a sesto ribassato, sormontato da finestra rettangolare, anche questa ad arco a sesto ribassato, probabilmente, ritengo, è un rifacimento del XVIII secolo, quando venne rialzato l'edificio.
Della parte del X secolo restano le altre murature esterne. L'abside, aperto da porta d'epoca posteriore, è affiancato da aperture ad arco a tutto sesto tamponate. L'interno è ad aula unica.
Nel 967 è attesta la corte di Sant’Angelo «in loco qui vocatur Murgianum [contrada Margiano]». Dalla lista dei beni usurpati a Farfa redatta intorno al 1070 dal preposto Gregorio di Catino, sappiamo che i figli del conte Giberto possedevano l’ecclesia in honore Sancti Angeli iuxta Tennam. Nel 1195 il vescovo di Fermo Presbitero cedette l'edificio a Baroncello, preposto di Santa Maria in Georgio (attuale chiesa di San Francesco a Montegiorgio, una prepositura istituita dai Farfensi nell'XI secolo).
La costruzione è da tempo abbandonata. La facciata a capanna, aperta da portale ad arco a sesto ribassato, sormontato da finestra rettangolare, anche questa ad arco a sesto ribassato, probabilmente, ritengo, è un rifacimento del XVIII secolo, quando venne rialzato l'edificio.
Della parte del X secolo restano le altre murature esterne. L'abside, aperto da porta d'epoca posteriore, è affiancato da aperture ad arco a tutto sesto tamponate. L'interno è ad aula unica.
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