L’urbanizzazione del paese è nel fondovalle, in quello che
era nel 1859, come scrive Vincenzo Vitali
Brancadoro nelle sue Memorie storiche e
statistiche di Montappone, “un
sobborgo in amena postura con varie case, pressochè tutte pulitamente
fabbricate, che ne adornano l’ampia via, a capo di cui è una chiesetta
suburbana, nominata la Madonna di Villa”, edificio, quest’ultimo, dove poi
venne eretta l’attuale parrocchiale di Santa Maria e San
Giorgio. La facciata è in stile neogotico, così come l’interno a tre navate.
Il borgo vecchio è
da tempo quasi disabitato. La chiesa di Santa
Maria in Castello, da tempo chiusa al culto, venne ricostruita nel 1770 (data
in una targa nell’arcone dell’abside). L’interno è ad aula unica absidata,
coperta da volta a botte lunettata. I due altari laterali sono dedicati alla
Madonna del Rosario (destro) e a San Gabriele dell’Addolorata (sinistro). L’abside,
interamente semicircolare, all'esterno è poligonale.
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