Lungo
corso Italia, in piazza del Mercato a Monterubbiano, troviamo la chiesa di Sant'Agostino, appartenuto agli Agostiniani, attestati nella cittadina dalla metà del XIII secolo. L’attuale
edificio, costruito nel 1436, venne ricostruito tra la fine del xviii
secolo e gli inizi del successivo. Tra il
1925 ed il 1939 nuovi lavori vennero affidati all’architetto Carlo Calzecchi
Onesti. Della decorazione dell’interno se ne occupò Antonio Lanave (Bari 1878 - Ivi, 1953).
La
semplice facciata a capanna, compresa tra pilastri angolari, è aperta da
portale a timpano triangolare. Sopra a questo troviamo un
finestrone rettangolare.
Nel prospetto è apposta una meridiana
con l’iscrizione dipinta: tempus fugit /
virtus manet, restaurata nel 1990 in occasione del II Seminario
Nazionale di Gnomonica, su una più antica, del xix
secolo, della quale era rimasto solo lo gnomone.
Nell’interno,
a navata unica absidata, la volta a botte è dipinta da figure allegoriche,
opera di Antonio Lanave, come del resto di tutta la decorazione della chiesa. Nella
volta a crociera, all’incrocio dei bracci, è raffigurato il
Cristo trionfante tra angeli con gli strumenti della Passione. Nei pennacchi, entro tondi, sono
rappresentati a monocromo i simboli dei quattro evangelisti. Nel catino
absidale, ai lati dello spicchio centrale, dov’è raffigurato il monogramma IHS,
sono due cori angelici.
Del
pittore sono anche le tele della chiesa dedicate ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Nella parete destra: la Vocazione
di san Giovanni Evangelista, l’Ultima Cena e la Visione di san Giovanni Evangelista a Patmos. Nella parete destra: il Battesimo di Cristo, la Predicazione di san Giovanni Battista e il Martirio
di san Giovanni Battista. In
controfacciata, sopra la porta principale, è collocata la tela, della stessa mano, raffigurante la Resurrezione del figlio della vedova di Nain, miracolo di Gesù descritto nel Vangelo di Luca. Le
stazioni della Via Crucis sono state
dipinte dall'artista a monocromo lungo le pareti della navata.
Dietro l’altare
maggiore, la nicchia dedicata alla Madonna di Lourdes, aperta sopra il
giro dell’abside, è chiusa dalla tela raffigurante l’Estasi di sant’Agostino, copia di una tela dipinta da Antoon Van
Dyck per la chiesa di Sant'Agostino ad Anversa. Nella base della nicchia, entro due ottagoni, sono collocate
le raffigurazioni dell’Angelo Annunciante
e dell'Annunciata, realizzate da
Vincenzo Pagani negli anni ’30 del xvi
secolo, forse originariamente incastonati in qualche altare.
Nella
pareti dell'abside, a destra e a sinistra, sono collocate delle tavole antiche (che per quanto mi riguarda, andrebbero musealizzate. Così sono fuori contesto, tanto ch'è quasi impossibile poterle vedere in modo appropriato. Monterubbiano ha una sua Pinacoteca comunale, che garantirebbe la necessaria sicurezza), da una parte: quattro tavolette centinate realizzate da Vincenzo
Pagani raffiguranti: San Vincenzo, Santa Caterina, San Giorgio e
Santo Stefano (fine quarto decennio xvi sec.), dall'altra sei pannelli di polittico, raffiguranti: San Giovanni Battista, la Madonna col Bambino, San Giovanni Evangelista, San Ludovico di Tolosa (?), il Christus Triumphans e San Giorgio, dipinti per la chiesa di
San Giovanni Battista da Lorenzo di Giacomo, pittore attivo a Venezia nella prima metà del XV secolo.
L’organo
della chiesa venne costruito nel 1926 da Giovanni Tamburini (Bagnacavallo, 1857 – Crema, 1942 ).
Nessun commento:
Posta un commento