mercoledì 14 maggio 2014

Gli aspetti urbanistici di Montappone e le chiese di Santa Maria e San Giorgio e di Santa Maria in Castello



L’urbanizzazione del paese è nel fondovalle, in quello che era nel 1859, come scrive Vincenzo Vitali Brancadoro nelle sue Memorie storiche e statistiche di Montappone, “un sobborgo in amena postura con varie case, pressochè tutte pulitamente fabbricate, che ne adornano l’ampia via, a capo di cui è una chiesetta suburbana, nominata la Madonna di Villa”, edificio, quest’ultimo, dove poi venne eretta l’attuale parrocchiale di Santa Maria e San Giorgio. La facciata è in stile neogotico, così come l’interno a tre navate.

Il borgo vecchio è da tempo quasi disabitato. La chiesa di Santa Maria in Castello, da tempo chiusa al culto, venne ricostruita nel 1770 (data in una targa nell’arcone dell’abside). L’interno è ad aula unica absidata, coperta da volta a botte lunettata. I due altari laterali sono dedicati alla Madonna del Rosario (destro) e a San Gabriele dell’Addolorata (sinistro). L’abside, interamente semicircolare, all'esterno è poligonale.

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