martedì 1 luglio 2014

Breve storia di Sant’Angelo in Pontano

Nel XII secolo il castrum Sancti Angeli in Pontano apparteneva ai signori laici. Nel 1252 re Manfredi confiscò Sant'Angelo in Pontano a Bove, Rinaldo e Tommaso, figli di Trasmondo di Trasmondo, per essere passati dalla parte della Chiesa. In poco tempo, gli abitanti del castrum approfittarono della situazione per istituire un proprio Comune. Nel 1263, Corrado Capece, vicario di re Manfredi, dette Sant’Angelo in Pontano a Rinaldo di Brunforte

Nel 1272, quando il papato riottenne autorità su tutto il suo Stato, Bove, Rinaldo e Tommaso di Trasmondo riottennero ogni diritto che avevano sul castello. Entro il 1316 Fermo acquistò dai signori di Sant'Angelo tutte le loro quote di giurisdizione sul castrum (Vedi L. Tomei Il Comune a Fermo cit.).
Da sempre fermano, solo dopo la riforma della delegazione di Fermo e Ascoli,  voluta con motu proprio da Leone XII del 1824, attuato l'anno dopo, Sant'Angelo in Pontano entrò a far parte del Maceratese.

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