martedì 29 aprile 2014

Il Polo museale “Palazzo Felici” di Montefalcone Appennino

Palazzo Felici (XVIII secolo) a Montefalcone Appennino ha doppio accesso sul prospetto principale. Nel prospetto inferiore restano le sagome dei vecchi archi portanti. Nell’androne è collocato lo stemma della famiglia Felici. Nel piano nobile le superfici murarie sono decorate da grottesche. Nel secondo piano erano i locali della servitù.
L'edificio è la sede del Polo museale “Palazzo Felici”, nel quale è allestito il  Museo dell'Alamanno dov'è esposto un polittico realizzato negli anni 1470-75 per la chiesa dei Minori Osservanti di San Giovanni Battista a Montefalcone Appennino dal pittore crivellesco Pietro Grill, conosciuto come Pietro Alamanno (Furth bei Göttweig, tra il 1430 e il 1440 – Ascoli Piceno, 1498).

Nel primo ordine, la tavola centrale, raffigura la Madonna in trono col Bambino. Nei lati: i Santi Caterina d’Alessandria e Giovanni Battista e i Santi Francesco d’Assisi e Ludovico di Tolosa. In quello superiore, ai lati della Pietà, sono: i Santi Antonio di Padova e Giacomo Minore e i Santi Gerolamo e Bernardino da Siena. Il committente, dipinto ai piedi dell'immagine di san Francesco d'Assisi, tiene un cartiglio allusivo al dogma dell’Immacolata Concezione: non est verus amator virginis qui renuit eius conceptionem celebrare. Il polittico, peraltro, è l’unica opera dell’artista tedesco rimasta con la sua cornice originale.


Nello stesso edificio è allestito anche il Museo dei fossili e dei minerali, nato nel 1996. Nella sezione dei fossili locali sono esposti quasi cinquecento reperti di 3,5 milioni di anni fa.

Il giardino Tronelli, collegato a palazzo Felici, venne realizzato negli anni 1928-29 a cura di Gino Tronelli, l'allora proprietario dell'edificio. Il primo livello era caratterizzato da aiuole geometriche, ora scomparse. Nel livello sottostante, in pendenza su un’alta rupe, raggiungiamo un balcone panoramico, collegato a una grotta naturale. Nel terzo livello, attraverso un sentiero sulla roccia arriviamo a un'altra grotta, anche questa naturale. Nella serra del giardino troviamo quasi quattrocento piante grasse.

Nessun commento:

Posta un commento