sabato 18 ottobre 2014

La Scuola d'Arte di Fermo

Nel 1959 l’architetto fermano Umberto Preziotti ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione di poter aprire a Fermo una Scuola d’arte, per la formazione di capaci maestri artigiani nelle cosiddette arti minori, che potessero acquisire conoscenze più «moderne» (tanti trovarono lavoro anche come designer nell’industria italiana).


La Scuola, di durata quinquennale, era formata da un triennio di avviamento (diploma di Artiere) e da un biennio di specializzazione (diploma di Artiere specializzato) (S. Scarpacci, «Scarsi mezzi e fermezza d’intenti»: la biografia di Umberto Preziotti (1893-1978), in «Scarsi mezzi e fermezza d’intenti». Umberto Preziotti e l’Istituto d’Arte di Fermo cit., pp. 53-104, in particolare p. 76). In quei primi anni della fondazione della Scuola d’arte collaborarono come insegnati buoni artisti che lavoravano nel Fermano, tra cui Giuseppe Pende, nato a Casamassima (BA), Costanzo Corrinna, nato a Pesaro e Salvatore Fornarola, nato a Penne (PE)

Purtroppo, dopo la riforma Gelmini, attuata dall’anno scolastico 2010-11 la Scuola d’arte, dal 1962 Istituto statale d’arte, venne abolita, trasformandola in Liceo artistico, unito a quello già presente a Porto San Giorgio (l’attuale denominazione della Scuola è Liceo artistico statale Fermo e Porto San Giorgio), stravolgendo i programmi, tanto da ridimensionare in modo significativo le attività in laboratorio (N. Giustozzi – D. Simoni, A scuola con i primi Maestri: L’Istituto d’Arte di Umberto Preziotti, in «Scarsi mezzi e fermezza d’intenti». Umberto Preziotti e l’Istituto d’Arte di Fermo cit., pp. 105-112, in particolare p. 112).

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